LO SPORT RIPUDIA LA GUERRA / ARCIGNI VICINI ALL’UCRAINA
PEGAZZANO. La seconda Marcia dedicata a Remo Miraudo organizzata dalla Polisportiva Azzurra di Pegazzano ha riscosso un grande successo di partecipazione con numerose società presenti e un bel numero di marciatori spezzini. Due i percorsi : uno breve di 6 Km ed un altro più impegnativo di 11 Km : un anello con un dislivello positivo apprezzabile disegnato sulle colline di Spezia con partenza dalla sede della Polisportiva Azzurra e poi salita dura con passaggi dalle frazioni di Maggiano e Sommovigo per far ritorno alla sede percorrendo il Vignale.
Insomma un percorso muscolare e cardiotonico che ha permesso di apprezzare dall’alto le bellezze del Golfo della Spezia sotto un cielo terso e pulito spazzato da un freddo vento di tramontana .
Gli atleti del Golfo dei Poeti ovviamente non hanno voluto mancare a questa bella manifestazione partecipando con spirito arcigno.
Ma, inutile negarlo, nonostante la giornata quasi primaverile ed il piacere di stare insieme, i nostri pensieri andavano alla Guerra in Ucraina e alle notizie inquietanti che arrivavano da quel paese.
Lo Sport ed il mondo dello Sport hanno già condannato l’atto di aggressione di Putin verso uno stato sovrano come l’Ucraina così come le nazioni libere e democratiche e milioni di cittadini che hanno manifestato per la pace in tutte le piazze del mondo.
La nostra Costituzione nell’articolo 11 afferma che “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali….” : sono principi che i nostri padri costituenti provenienti dalle forze politiche antifasciste hanno voluto scolpire nella Carta Costituzionale affinchè non si ripetessero i tragici eventi che hanno trascinato l’Italia nella Seconda Guerra Mondiale..
Questo articolo è al tempo stesso anche un monito a rimanere vigili ed attenti sulle ferite inferte alla libertà e alla sovranità degli Stati.
Ma..alla luce di quello che sta succedendo, sembra che la Storia non solo non abbia insegnato nulla agli uomini ma parrebbe quasi dare ragione alla teoria di Giambattista Vico sui corsi e ricorsi…
In ogni caso… dov’era l’Europa libera e democratica quando Putin faceva assassinare nel 2006 la giornalista Politkovskaja che aveva denunciato il mancato rispetto dei diritti civili da parte del dittatore russo nella guerra in Cecenia ?
….I notabili d’Europa banchettavano al tavolo di Putin con caviale e champagne …come i maiali e proprietari terrieri nel famoso epilogo della Fattoria degli Animali di George Orwell…..la democrazia sacrificata sull’altare del dio denaro…..
Così va il mondo…..
Manuel Cecchinelli