L’ARCIGNO DAVIDE GIUSTI ALLA LAVAREDO ULTRA TRAIL
120 KM DI FATICA, PASSIONE E CORAGGIO PER UN TRAGUARDO EROICO !
CORTINA D’AMPEZZO (BL) . La Lavaredo Ultra Trail è una “classica” che non può mancare nel palmares di ogni Trailer di lungo corso : la difficoltà tecnica del tracciato, la lunghezza del percorso e soprattutto le condizioni meteo la rendono una sfida tanto dura e complicata quanto affascinante. Insomma un vero e proprio pane per arcigni ! Non basta la preparazione atletica, occorre avere coraggio e freddezza mentale per affrontare imprevisti e crisi. Occorre avere attributi, “uevas” direbbe l’amico catalano Arnau Carrera anch’egli appassionato di Trail.
E così a questa edizione non poteva mancare uno che gli attributi ce li ha : il nostro arcigno Davide Giusti ! Il nostro eroe giallonero si è cimentato nella prova dei 120 chilometri : un anello di incomparabile bellezza che ha portato gli atleti a toccare alcuni tra i passi più belli e rinomati delle Dolomiti con partenza da Cortina ed arrivo nella stessa perla delle Dolomiti per chi ovviamente ha avuto il coraggio e la bravura di arrivarci all’agognato traguardo !
“Una folla di quasi 5000 atleti di ogni nazionalità schierati ai nastri di partenza tra le varie distanze è già di per sè uno spettacolo che ti mette adrenalina – ci ha detto Davide – poi la gara è tutta un’avventura ed un ‘incognita ed occorre sapersi gestire al meglio, dosare bene le forze, alimentarsi ed idratarsi con intelligenza , reintegrando i sali dispersi….Un’avventura…. Si parte di notte con i frontalini… e si arriva quando si arriva.. in mezzo… tante difficoltà, fatica, situazioni pericolose su crinali e creste esposte…insomma non una passeggiata sotto i portici con il gelato in mano”.
Certo ti sentivi preparato per questa sfida ? ” Devo dire che avevo già corso quella da 80 Km, quindi un pò di esperienza l’avevo maturata ma sinceramente 120 chilometri sono un’altra cosa. Ci vuole certo esperienza ma anche e soprattutto preparazione atletica..chilometri nelle gambe e resistenza alla fatica, alla salita, ai cambi di ritmo e di percorso con dislivelli impegnativi…. Mi è servito correre un mese prima della gara il trail del CentoCroci e poi del Lagdei , ma subito dopo mi sono buttato a capofitto nell’organizzazione del nostro Trail e mi son dovuto fermare….ma una corsa come questa necessita di maggior preparazione. ..Alla fine l’ho chiusa in 29 ore consumando quasi tutto il tempo a disposizione….avrei voluto finirla prima ma va benissimo così.”
Certo sei partito senza acclimatamento con 6 ore di macchina sulle gambe, non proprio una passeggiata : ” Certo anche questo è stato un errore..il riposo, l’acclimatamento sono fondamentali..avrei dovuto partire un giorno prima….ma alla fine mi è andata bene sia pure pagando un prezzo a questi sacrifici..”
Hai avuto momenti di crisi e paura di non farcela ? : “Certo al 96° chilometro…ero esausto…non stavo benissimo …ma ho stretto i denti…centinaia di atleti si sono ritirati….questo Trail è difficile perchè proprio nel tratto finale è bastardo e presenta muri e dislivelli che ti troncano le gambe…molti si arrendono….io ho tenuto botta e ce l’ho fatta ma è stata durissima ed anche i tratti in discesa nei boschi mettono a rischio tendini e caviglie”.
Insomma un’esperienza che ti segna: “Certo il percorso presenta tante difficoltà, creste esposte e passaggi tecnici difficili che richiedono capacità tecniche ed atletiche ma ne vale la pena: certi scorci dolomitici ti rimangono nel cuore e ti spingono ad andare avanti”.
Ad attenderlo ,stremato ma felice, a Cortina dopo 120 km e migliaia di passi assai arditi, vi era la moglie Stefania insieme ai figli Elena e Luca; i suoi primi tifosi, una bellissima famiglia, il vero segreto del successo del nostro arcigno Davide : esempio di dedizione alla maglia dell’Asd Golfo dei Poeti ed una passione infinita per la montagna, proprio lui, uomo di mare.
Ad maiora
Manuel Cecchinelli