“CREDERE IN QUELLO CHE SI FA FINO IN FONDO “
SARZANA. Sono passati più di 30 anni da quella sera quando partecipai a Sarzana ad una cena con i noti giornalisti RAI Claudio Ferretti e Gianni Minà, il primo scomparso nel 2020 ed il secondo in questi giorni.
Dopo aver presenziato ad un convegno della Stampa Sportiva ( a quei tempi collaboravo con “La Nazione”), fui invitato in un noto ristorante sarzanese insieme ai colleghi presenti e ai famosi giornalisti Rai Gianni Minà e Claudio Ferretti, due mostri sacri della professione.
Avevo poco più di vent’anni e tante aspettative e l’idea di partecipare ad un convivio con persone così importanti mi faceva tremare le gambe.
Finito il convegno, qualcuno degli organizzatori mi chiese di portare in macchina qualche giornalista al ristorante.
E adesso ? Come faccio ?
….A quei tempi avevo una Panda di seconda mano , dignitosa ma pur sempre una Panda. “Purtroppo ho solo una Panda se qualcuno vuol venire con m…?”. dissi scusandomi con i presenti…
E Claudio Ferretti ” Che problema c’è ? Io vengo sulla Panda. !Figuriamoci se mi faccio dei problemi. La migliore utilitaria del mondo….”. Caspita ! E ora ? Sul sedile davanti si accomodò un giornalista di un certo peso corporeo mentre Ferretti si mise dietro insieme ad un collega di cui non ricordo il nome…… e…mentre guidavo…avevo dietro di me la voce storica di “Tutto il calcio minuto per minuto “…Mamma mia che emozione !
Ferretti, giornalista colto ed elegante, dai modi garbati, tifoso della Lazio, ma sempre lucido ed imparziale nelle sue analisi e nelle sue cronache. Un esempio.
Di Gianni Minà ricordo invece l’energia esplosiva e la grande capacità narrativa, affabulatoria. Di lui ho amato trasmissioni come Blitz e tante inchieste sportive. Tifoso del Toro, ma appassionato dello Sport a 360 gradi…innamorato della vita e delle persone….
Alla fine della serata di Gianni Minà mi rimase impressa una sua dichiarazione. “Nel giornalismo ragazzo mio ( ma ciò vale per ogni traguardo ndr ) , bisogna crederci sempre “. Lui ci ha creduto. Fino in fondo.
Ciao Gianni.