RESOCONTO:LUCCA MARATHON (E 30KM)…E NON SOLO 2018


Cari fratelli arcigni oggi farò un resoconto alquanto anomalo rispetto a quanto ipotizzato alla vigilia della gara stessa,che per me segna l’esordio in questa distanza (30km). E non perché la gara di ieri corsa a Lucca, dove ero presente insieme agli arcigni Franco e Stefano (li per la maratona) e la figlia di Franco (per i 10km non competitivi)non lo meriti.
Premettoinnanzitutto la bellezza del percorso, daiprimi 3km iniziali sgambettando sulle antiche mura della città toscana (patria di Puccini)per proseguire,dopo oltre 1km nelle vie cittadine ed uscendo da una delle porte, circumnavigando all’esterno le stesse mura, prima di dirigersi verso l’esterno città; proseguendo lungouna stataleadiacenteil fiume Serchio prima di sovrappassarlo(dopo il 15° km) e imboccando, sulla via del rientro, via di Moriano; in particolare successivamente alla deviazione dei due percorsidopo il 21°km,all’altezza dello svincolo per Camaiore, costeggiandoprima l’argine dx dello stesso fiume e dopo l’attraversamento su un ponte pedonalequello sx, percorso caratterizzato da sterrato e dalla vegetazione ripariale del parco fluviale molto apprezzata (anche per aver abbandonato l’asfalto e connesso traffico automobilistico).Tutto ciò prima di ritornare verso il centro città e ricongiungerci così con gli altri atleti su viale Puccini in occasione degli ultimi 4km di gara, che terminavano come alla partenza rientrando e percorrendo le mura cittadine alberate (stavolta nel verso opposto) per gli ultimi 2km prima del traguardo (che per il sottoscritto sono durati un’eternità).
Stante anche la variabilità e le insidie del tempo, che da nuvoloso a coperto (alla partenza) ci ha regalato 3-4 km sotto un autentico nubifragio (dal 13 al 17°km), con le strade invase dal ristagno e deflusso delle acque, terminando in prossimità degli ultimi km sotto un sole splendente e un vento non trascurabile.
Voglio, invece, con il presente sottolineare tre aspetti, che reputo importanti:
1. Le “straordinarie sensazioni” che provano le persone (e atleti) quando portano a termine una maratona, in particolare se la prima; anche ieri l’occasione me l’ha data il pianto liberatorio (commovente) subito dopo il traguardo di una ragazzona con il n.8 di pettorale che ha concluso la prova in 4:35’;
2. Il vero spirito di sacrificio che anima tantissime persone (moltissimi volontari), dedite all’organizzazione stessa; e purtroppo, qualche volta, qualcuno paga con la vita questo suo impegno: infatti come in tutte le competizioni agonistiche fidal anche qui si è osservato un minuto di raccoglimento per la morte avvenuta il giorno precedente di un giudice di gara a Ronciglione (VT), Gianni Orsini, investito da una “maledetta” macchina nel corso delle operazioni di misurazione del percorso per la mezza maratona di Vico (a proposito sul sito della gazzetta dello sport c’è un interessante articolo a riguardo);
3. l’ultimo aspetto (la butto la, perdono), di critica al Ns comportamento nonché a quello degli organizzatori tutti, riguarda lo scriteriato ed eccessivo uso della plastica nel corso delle gare: da novellorunnere un po’ ambientalista, come mi da profondamente fastidio correre tra i motori delle auto accese (anche ieri) o nel traffico cittadino, vorrei con il mio comportamento essere di esempio per gli altri; e allora che “cazzo” mi significano che per ogni ristoro (4-5 per 30km)mi devono consegnare una bottiglietta d’acqua che dopo uno, due sorsi massimo e qualche centinaio di metri dopo butterò per terra…(e per ogni punto di spugnaggio mi devono consegnare una spugnetta nuova imbevuta); non sarebbe meglio (4/5 dell’acqua delle bottigliette sprecata, rifiuti in plastica maggiori, maggior lavoro per i volontari, rischi di scivolamento) limitare ai soli bicchieri riempiti per meno di metà e una sola spugnetta per persona (con sole bacinelle piene d’acqua)….O dobbiamo comportarci come il gregge, alimentando un consumismo sfrenato anche a costo di sprecare inutilmente (così le aziende aumentano il fatturato e il pil cresce!), che stiamo vedendo dove ci sta portando; ovviamente non mi sembra giustificato il fatto di dire che l’acqua la forniscono gli sponsor….Tema comunque aperto!
Alle prossime gare, arcigni (in primis a Sarzana).Saluti genovesi. db

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