TRAIL DEL CINGHIALE / 63 CHILOMETRI NELLA FORESTA APPENNINICA
LA GRANDE IMPRESA DI ALESSIO AMICO E DAVIDE GIUSTI
PALAZZUOLO SUL SENIO ( FI). La’ dove la Toscana diventa Romagna, dove l’ aspro Appennino si apre piano piano e digrada dolcemente sulla Padana, si organizza ogni anno la corsa dedicata al “padrone incontrastato” di questa selvaggia terra, il cinghiale: un ungulato che grufola in continuazione e segna questi boschi con le sue orme ed i suoi umori che ti accompagnano lungo i sentieri insieme al profumo del sottobosco e di qualche generoso e tardivo porcino. Mamma mia ! Che gara il Trail del Cinghiale !!!
Una corsa durissima , fatta apposta per spiriti arcigni….dove i ritiri sono tantissimi e dove può subentrare sconforto e crollo psicologico per una crisi di fame o stanchezza atletica o per problemi fisici e gastrointestinali…solo i più tenaci alla fine conquistano il traguardo che quest’anno si colora anche di giallonero.
Al leggendario Trail del Cinghiale hanno infatti partecipato due specialisti dell’Endurance Fuori Strada come Alessio Amico e Davide Giusti, due Arcigni che hanno nelle gambe distanze importanti e la cui preparazione atletica e piscologica li porta ad affrontare sempre sfide incredibili.
Sfide dove , oltre le gambe, gioca un ruolo importante, la testa ovvero la tenuta mentale.
Questa volta Alessio e Davide si sono cimentati sulla distanza di 63 chilometri, portando a termine la loro fatica con grande caparbietà, dopo oltre dodici ore di corsa e con oltre 4000 metri di dislivello positivo da superare.
Ma come è stata la gara Davide ?: ” Una gara veramente durissima – afferma il nostro Arcigno - ma , alla fine , appagante. Abbiamo corso per oltre 12 ore in mezzo alla boscaglia superando tante difficoltà…ma abbiamo goduto della bellezza aspra e selvaggia della natura, dei colori del foliage dell’Autunno profondo, tutto meraviglioso…”
Insomma dopo gli oltre 80 chilometri della Lavaredo Trail, un’altra impresa: “Beh – continua il nostro eroe giallonero – diciamo che sulle Dolomiti era Estate, mentre qui l’incognita tempo era determinante: con la pioggia o la neve sarebbe stato un disastro, un grosso problema, ma fortunatamente la giornata è stata splendida, la temperatura mite… Insomma non potevo chiedere di più….Io ed Alessio Abbiamo tenuto anche sotto l’aspetto piscologico….e non è stato certo facile….Siamo partiti alle 6 di mattina e siamo arrivati alle 18 di sera con le frontali….Alla fine però la soddisfazione è stata doppia”.
Che dire ? Complimenti ad entrambi attesi ad altre incredibili imprese nella prossima stagione. Ma, si sa, per aspera ad astra..
Manuel Cecchinelli
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