Piccoli arcigni crescono (a furia di clamorose minkiate)
Il mio più che un resoconto di gara vuole essere un vademecum di errori commessi, possibilmente da evitare per il futuro.
Avendo ancora in testa gli errori fatti alla mia prima mezza (livorno 2016), perdita cappellino (per non averlo indossato e lasciato negli spogliatoi) e parziali tramite runtastic (per aver sbagliato pulsante a fine gara), posso ora “cimentarmi” ad elencare tutte le cappellate fatte in sequenza prima, durante, e dopo la mezza delle due perle (S.Margherita Ligure-Portofino, 5-2-17):
1. Iscrizione tardiva: per avere più informazioni sulle condizioni del tempo di domenica (fino a 3 gg prima le previsioni davano per la mattinata nuvoloso ma senza pioggia) ho aspettato troppo per l’iscrizione alla gara, che avrei comunque (e a prescindere dal tempo) voluto correre; sappiamo poi come è andata a finire: 2h sotto pioggia battente;
2. Bonifico notturno: disposizione on line nella notte dell’1-2: risultato lo stesso è stato eseguito in data 3-2, quando ho potuto trasmettere l’iscrizione on line sul sito dell’organizzazione;
3. Panico totale: vissuto dalla tarda mattinata di sabato quando ho scoperto di non esser stato inserito nella lista ufficiale degli iscritti; da li in avanti è stata una continua ricerca, vana, di mettersi in contatto con qualcuno dell’organizzazione (tel-cell-mail-sito etc), senza ottenere risposte; o meglio le avrei anche ottenute nella notte precedente la gara (ma questo l’ho scoperto dopo).
E allora che faccio: mi do già per vinto o tento il tutto per tutto? Ebbene,siccome nutro la speranza di poter essere inserito in lista lo stesso giorno di gara decido di andare lo stesso. Ed entra in scena la speranza: spero di svegliarmi per tempo, di arrivare in stazione per prendere uno dei primi treni (6.30), di raggiungere il posto e la sede del ritiro dei pettorali tra i primi e vedere (portandomi tutta la documentazione necessaria) di trovare comprensione.
Li, per mia fortuna, ho trovato i volontari dell’organizzazione disponibili (con tutti) e registrati velocemente i dati di iscrizione ritiravo pettorale (con relativo chip) e pacco gara.
Da qui in avanti è iniziata (o proseguita) la serie di cappellate che vado ad elencare:
4. Scelta degli indumenti di gara: alla fine opto per togliermi la maglietta termica a manica lunga a favore della maglietta corta arcigna (giallina) con sopra un k-way, per far scivolare meglio l’acqua battente; risultato: dopo ¾ di gara ho scoperto di avere ….i capezzoli, che protestavano per lo sfregamento della sottostante maglietta “ruvida arcigna”…ahi, ahi;
5. Messo inizialmente il pettorale sulla maglietta interna (tralasciando la lotta con le classiche spillette per appuntarlo), visto che lo stesso sarebbe stato coperto dal k-way chiuso e complice aver visto un altro “esperto atleta”, optavo per spostarlo sopra il cappellino “rigido” (quello ad hoc per la pioggia, Miché); risultato: in tutte le foto fatte non si vede il pettorale (n.1858) e risulta anche più complesso rintracciare qualche foto “ufficiale” della gara per la mancata associazione dell’atleta al numero;
6. Alla partenza, ovviamente, nel tentativo di far partire, con le dita bagnate, sia la musica (con cuffia bluetooth) sia runtastic per il tracciato e i parziali di gara, perdevo del tempo; risultato: cuffia scaricata dopo metà gara e runtastic che alla fine, dopo 2h, segnava meno di un km percorso;
7. Conclusa la gara (1h:59’ per la cronaca, completamente ’mbusialla cosentina) con gli altri arcigni “Andrea-s” (Benacci e Giumelli), presa medaglia e rifocillamenti (un po’ scarsi!) e sempre sotto la pioggia, ci siamo avviati verso gli spogliatoi, distanti 700mca. dall’arrivo; mentre tutti si sono totalmentecambiati (anche facendo doccia), nel mio piccolo (anche di zaino, ora ho acquistato quello “arcigno” più capiente mi ero solo portato una canottiera, un maglione e…un paio di calzini; risultato: sono rimasto ‘mbuso fino a che, dopo 3h dalla fine gara, sono rientrato in treno a La Spezia, e poi a casa.
CONCLUSIONE (MORALE): magari un giorno correrò meglio o più velocemente ma al momento la corsa è solo un corollario al prima e dopo;e quello allo stato attuale risulta “una tragedia”.