CASTEL BOLOGNESE ( RAVENNA). Ormai la nostra Irene Mendolia è veramente lanciatissima nelle corse podistiche di endurance dove peraltro ha sempre ottenuto risultati importanti. Ma, si sa, lo sport premia gli audaci e ti spinge sempre a migliorarti.
Ora, dopo 7 maratone in 3 anni come nostra tesserata, per Irene è venuto il momento di alzare l’asticella e la nostra portacolori ha deciso di cimentarsi in un’ultramaratona, segnatamente la 5O kM di Romagna: una gara molto prestigiosa di carattere internazionale partecipata da oltre 1500 atleti provenienti da ogni angolo del pianeta e dove si sfidano i migliori atleti mondiali della specialità.
Certo 50 Km non sono una passeggiata in riva al mare soprattutto se inframmezzati da una salita con 600 metri di dislivello : un’asperità in grado di troncare le gambe a chiunque si avvicini a questa competizione senza allenamento e preparazione specifica.
Ma non è certo il caso di Irene che ha preparato questa sfida con cura e meticolosità allenandosi bene e non lasciando nulla al caso. Amat victoria curam. Lo dicevano i latini. Chi vuol vincere deve curare ogni minimo dettaglio e così ha fatto Irene come un’atleta professionista.
Quindi per Irena una gara ed una medaglia pesante conquistate non solo con le gambe e con una specifica preparazione atletica ma soprattutto con la testa ovvero cercando di dosare bene le energie e le forze per non andare in riserva e dover alzare bandiera bianca come è successo a chi ha improvvisato o azzardato troppo.
Alla fine Irene ha chiuso la propria fatica con il tempo di 6 ore e 02: una prestazione fantastica per la nostra atleta, classe 1976, che ha tagliato il traguardo con il suo iconico sorriso solare dimostrando di avere ancora energie . ” Sono felicissima – ha detto Irene – anche perchè una 50 chilometri rappresenta sempre delle incognite importanti e devi saperle affrontare da sola. Direi che ma la sono cavata. Ho saputo gestirmi bene anche sulla salita di 600 metri che ha rappresentato una grande difficoltà per tutti. Ho cercato di non forzare troppo il ritmo e questa mia strategia alla fine mi ha ripagato perchè sono arrivata al traguardo non stremata ma ancora in buone condizioni atletiche “. Certo adesso devi recuperare bene: “Per me l’endurance è come una droga..più ne faccio più ne farei..ho cominciato con le maratone e adesso vado oltre. Non smetterei mai. Ma devo avere rispetto per il mio fisico.. e ora riposo assoluto. “
Quali altri progetti hai da qui alla fine della stagione ? : “Mi piacerebbe partecipare alla Maratona di Lisbona e a quella di Atene…e ,se riesco , vorrei chiudere con Firenze…Ma ora per favore lasciami godere Ravenna e i suoi tesori”.
Bravissima Irene e complimenti per il tuo impegno e la tua passione !!!
Ad maiora
Manuel Cecchinelli.