RESOCONTO:IL TRAIL DEL PARADISO
E alla fine è andata (BENISSIMO) anche questa …dopo il rinvio per l’allerta meteo della settimana precedente si è svolto questa domenica il Trail dei poeti, la ns gara svolta su due distanze complessive di 20 (corto) e 44km (lungo) e una passeggiata non competitiva. Globalmente le due gare hanno coinvolto quasi 200 atleti, mentre lo slittamentotemporale di una settimana ne ha fatto disperdere oltre 100.
Ritrovo (ore 6 nell’area verde di Marola, La spezia), attività di iscrizione e organizzazione varie, alle 8.30 il via alle gare, e via tutti a piccoli gruppi verso le proprie postazioni dislocate a Marola, Campiglia, Portovenere, Riomaggiore e lungo i sentieri del parco delle 5T in prossimità di incroci, deviazioni e punti di ristoro.
Personalmente mi è capitatodi presidiare la palestra nel verde tra S. Antonio e il Telegrafo (in via Parodi) con Silvio ed Elisa (che ci ha raggiunto dopo la fine della gara breve), Giacomo con moglie e figlie (motivate alla grande dal padre), capitanata dal sapiente Batti, di stanza alla chiesetta di S. Antonio con i sempre attivi “alpini”.
Glistessi, che hanno in gestione gratuita la chiesetta di S. Antonio (quasi una decina di persone), si sono abilmente prestati a “volontari” integrativi e hanno preparato il punto ristoro a circa 21 (andata) e 37km (ritorno) del percorso lungo fornendo assistenza agli atleti nel corso della sosta, laddove è avvenuto anche il controllo materiali a cura di Daniele.
Da evidenziare anche la presenza dei volontari del soccorso alpino che hanno fatto la loro parte.
Dopo la prima fase preparativa è iniziata la fase di attesa dei primi concorrenti in corrispondenza dell’area “palestra nel verde”; da sottolineare la grande idea, figlia di esperienza, di Silvio di munirsi di sedie sdraio, utilissime man mano che il tempo trascorreva.
I primi due (pettorali 112 e 127, Ghisellini e Ramorino per la cronaca che poi vinceranno) sono passatinel tratto di salita in meno di 2h (correndo), l’ultimo dopo 4h di corsa (passeggiando); i passaggisono già molto frazionati, e le scope (cioè i “volontari” che hanno l’ingrato compito di accompagnare gli ultimi e/o rimuovere segnali, bandelle predisposte lungo il percorso) hanno chiuso il gruppo composto da una cinquantina di persone.
Nel frattempo pranzo al sacco, in parte seduti e “abbozzando” resoconti nei tempi “morti” dal passaggio degli atleti; sostenendoli al passaggio nel loro sforzo con un “bravo” “stai andando bene” e “forza” e un semplice “ciao” (Silvio anche con l’ausilio di una trombetta tipo stadio).
Di ritorno la coppia di testa è passata(in meno di 4h) e i distacchi con gli altri e tra gli altri vari atleti si facevano man mano più corposi.
Infine ripassate le “scope” di ritorno si è potuto fare ritorno nell’area dell’arrivo di Marola,dove si è assistito all’arrivo degli ultimi concorrenti (l’ultimo allo scoccare delle 9h di gara); la prima donna classificata è stata la 109, Parodi). Sbaraccamento del “cantiere” e via verso la stazione a riprendere il treno verso Genova.
Sebbene abbia svolto il volontario per un giorno (come altri) i veri artefici della riuscita della manifestazione sono quelli che di questa corsa ne stanno parlando e se ne stanno occupando da mesi; ricordo benissimo, in occasione delle prime riunioni dell’anno in sede il giovedi sera il buon Simone discutere con altri dei vari dettagli di questa manifestazione (quando ancora non sapevo di cosa si trattasse o non sapevo nemmeno la differenza tra semplice corsaetrail, ammesso che ora lo abbia effettivamente capito!). Beh come non ringraziare chi si è recato dai vari enti per le autorizzazioni e permessi vari, chi si è reso disponibile, specie nelle ultime settimane e giorni, a pulire (o ripulire), tagliare, disboscare, segnare e bandellare il percorso delle gare (molto ma molto bene: non ci si poteva “QUASI” PERDERE!). O chi si è occupato di fare la spesa, pensare ai vari comunicati specie per l’imprevisto dello slittamento di una settimana della gara e organizzare il sito, a chi si è preoccupato di formare e organizzare gli stessi volontari…a chi si è preoccupato di chi arrivava il giorno prima (comitato di benvenuto) e trovargli sistemazione.
In conclusione bravissimi ragazzi. Ma sincerità per sincerità (sincerità2) dopo un’intera giornata posso affermare quanto sia meglio correrla stà gara (oltretutto per apprezzare appieno la bellezza dell’intero territorio da percorrere) che altro….per cui (se possibile e d’accordo) cerchiamo di variare qualcosa per il prossimo anno in modo tale da garantire anche una minima presenza di atleti di casa, oltre che a fare le scope (che poi quest’anno avrebbero fatto anche più comodo); a solo titolo di esempio anche pensare una minima rappresentanza di 5-10 arcigni, 5 dei quali per meriti sportivi e/o altro e magari gli altri a sorteggio tra chi vorrebbe farla (avendo i prerequisiti se del caso), fermo restando l’impegno da parte dei restanti e, non solo per il giorno conclusivo, a far si che il Ns trail possa essere sempre più bello, organizzato e partecipato (sui primi due aspetti è obiettivamente complicato).
A presto arcigni.
Donato basta